Anche se un cancro è stato rimosso, potrebbero ancora esserci dei tessuti cancerogeni vicino o in altre parti del corpo; quindi, la chemioterapia può essere usata anche per alleviare i sintomi e per controllare la crescita del cancro.
La chemioterapia raggiunge le cellule cancerogene attraverso la circolazione sanguigna. Di solito viene somministrata per via endovenosa, ma anche per via orale. I trattamenti per via endovenosa possono essere effettuati per iniezione diretta in vena, oppure attraverso un catetere che può essere lasciato nel braccio per altri trattamenti.
La chemioterapia viene fatta sia in ambulatorio sia in ospedale e la somministrazione richiede circa 12 ore.
La terapia è ciclica: una volta alla settimana oppure tre o quattro volte la settimana, secondo la diagnosi. Il riposo tra un ciclo e l'altro permette ai tessuti sani di rigenerarsi, poichè la chemioterapia attacca indistintamente sia i tessuti sani che quelli malati. Gli effetti collaterali che si hanno sono di solito temporanei e consistono in affaticamento, nausea e vomito, perdita dei capelli, ulcere in bocca, diarrea, diminuzione di globuli rossi, diminuzione di globuli bianchi, irritazione della pelle, intorpidimento e formicolio di mani e piedi.
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