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Terapia dell'Epistassi

Insieme delle tecniche adoperate per ovviare alla fuoriuscita di sangue dalle narici (epistassi). Quando si presenta come evento causale, cioè è legata a particolari malattie (morbillo, influenza, ecc.), non si effettua alcuna terapia particolare. Il paziente seguirà semplicemente la cura prescritta per la malattia di base. Quando, invece, l'epistassi diventa un fenomeno ripetuto, bisogna fissare una terapia adeguata. Occorre, allora, stabilire se il sanguinamento proviene dalle fosse nasali anteriori (caso molto frequente) o posteriori. Nel primo caso: 1) se non si riesce a individuare il punto da cui ha origine la fuoriuscita di sangue, si procede a un tamponamento con garze imbevute di vaselina che vanno rimosse dopo 48 ore; 2) se, invece, si individua tale punto (cioè si riesce a stabilire esattamente qual è l'arteriola coinvolta), la si può causticare, cioè bruciare (con l'elettricità o con dei farmaci) per ottenere, in modo fastidioso e doloroso, ma risolutivo, l'arresto dell'emorragia. Il sanguinamento posteriore è un evento più drammatico, che richiede trattamento specialistico con dispositivi particolari (i cosiddetti sondini a tipo Sengstaken-Blakemore) e terapia antibiotica.



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