Il granuloma venereo è una malattia molto diffusa nei paesi tropicali, ma esiste anche in quasi tutto il mondo. In Italia è rarissima.
Il contagio avviene solo se è presente l'ulcera (erosione circoscritta dei tessuti di rivestimento che non tende a cicatrizzare, ma ad allargarsi ed incavarsi) agli organi genitali, che attraverso il sistema linfatico (l'insieme degli organi del nostro corpo che presiedono alla formazione dei linfociti, (globuli bianchi che hanno il compito di reagire in modo specifico nei confronti di qualsiasi agente estraneo), si diffonde dal pene e dalla vagina agli organi circostanti.
La prima manifestazione è una vescicola (bollicina ripiena di liquido), nell'uomo sul glande e nella donna su vulva, vagina, cervice uterina (il collo dell'utero) e regione rettale (parte finale dell'intestino. La vescicola si rompe e si forma un'ulcera grigiastra, profonda, con bordi arrossati, ma non duri. Il paziente avverte modesti disturbi locali, malessere, talora febbricola. Successivamente, si gonfiano le linfoghiandole dell'inguine (bubbone) e si può avere fuoriuscita di materiale simile al pus.
La terapia fa uso di antibiotici (tetracicline), che devono essere assunti per alcune settimane. Indispensabile visita infettivologica.
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