Esame consistente nell'osservazione della vulva (la parte esterna della vagina) e dei tessuti circostanti.
Solitamente, la vulvoscopia precede la colposcopia (esame che consente di osservare la superficie della vagina e della porzione del collo dell' utero che sporge verso la vagina).
Dopo aver dopo aver applicato un liquido colorante sulla vulva, se ne esegue l'osservazione dall'esterno, utilizzando uno strumento chiamato colposcopio.
Non è necessaria l'introduzione dello speculum (lo strumento introdotto dal ginecologo in vagina, per divaricarne le pareti, rendendo visibile il collo dell'utero e possibile il prelievo di materiale da utilizzare per il pap-test o altre indagini), per cui l'esame risulta assolutamente indolore.
La vulvoscopia è usata per vari scopi:
1. diagnosticare e prevenire le lesioni benigne o maligne della vulva in uno stadio precoce;
2. identificare esattamente la sede e la localizzazione di lesioni da sottoporre a prelievi per eseguire una biopsia mirata;
3. valutare lo stato di processi infiammatori, infezioni di vario tipo (causate da batteri, funghi, protozoi, virus), verruche, ulcere, ecc.;
4. programmare la terapia più idonea da effettuare.
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