Il prurito può provocare alterazioni e lesioni della pelle.
Le cause di questo sintomo possono essere: il diabete (malattia caratterizzata dall'incapacità dell'organismo di controllare il livello di zuccheri nel sangue), gli stati allergici, le malattie endocrine (ovvero le malattie delle ghiandole che riversano le sostanze da loro prodotte direttamente nel sangue), le malattie epatiche (cioè del fegato) e renali, le malattie della pelle come la psoriasi (malattia caratterizzata da chiazze arrossate sovrastate da una massa biancastra formata da un accumulo di squame che cadono e localizzate soprattutto a gomiti, ginocchia, natiche e cuoio capelluto) e il lichen (malattia caratterizzata dalla presenza di una o più placche formate da un insieme di piccole lesioni di colore giallastro o grigiastro e localizzate sul collo, ai lati delle braccia, ai genitali ed alla parte bassa delle gambe), alcune malattie del sangue (anemia perniciosa, leucemia, le avitaminosi).
Il prurito vulvare può essere determinato anche da carenza di estrogeni (ormoni sessuali), l'eczema (malattia pruriginosa della pelle), la moniliasi (infezione causata dalla Candida), la mancanza di igiene locale oppure l'incontinenza urinaria e fecale. Anche lo stato gravidico può determinare prurito vulvare.
É utile visita ginecologica.
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