Tecnica diagnostica che mediante l'utilizzo degli ultrasuoni visualizza gli organi genitali femminili.
Si utilizza uno strumento (ecografo), che emette ultrasuoni (particolari onde sonore non percepite dall'orecchio umano) e consente la visualizzazione indiretta degli organi contenuti nella parte bassa dell'addome, soprattutto i genitali interni (utero e ovaie). In tal modo è possibile individuare la presenza di malformazioni o di masse atipiche.
Solitamente, gli ultrasuoni sono inviati attraverso una sonda (tubo sottile), che è introdotta all'interno dell'apparato genitale femminile attraverso la vagina (ecografia transvaginale).
Se, però, la donna non ha mai avuto rapporti sessuali, l'ecografia si effettua per via addominale, vale a dire ponendo lo strumento sull'addome. In tal caso, la vescica della paziente deve essere ben piena (bisogna bere circa mezzo litro di liquidi un'ora prima dell'esame).
Quando eseguire l'esame? E' bene sapere che le caratteristiche degli organi genitali femminili si modificano continuamente a seconda della fase del ciclo mestruale (che è il periodo che intercorre tra l'inizio di un flusso e l'altro). Pertanto, è preferibile eseguire l'esame immediatamente al termine della mestruazione (possibilmente non oltre il 7°-8° giorno dall'inizio del flusso); il medico, eventualmente, stabilirà se può essere utile ripeterlo in un periodo diverso.
É una tecnica indolore ed innocua della durata di circa 15 minuti.
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