Grazie ad un particolare strumento, chiamato colposcopio e dotato di lenti di ingrandimento, è possibile osservare la superficie della vagina e della porzione del collo dell'utero che sporge verso la vagina. Laddove un pap-test (che è un esame delle cellule della vagina e dell'utero) abbia già evidenziato la presenza di cellule atipiche, la colposcopia ha il compito di valutare le pareti vaginali e il collo dell'utero, per eventualmente confermare l'esistenza di tumori o di qualsiasi altra lesione, la loro esatta localizzazione e la loro estensione. La colposcopia, inoltre, riveste un importante ruolo nel fornire indicazioni sulla modalità di trattamento chirurgico più adeguato in ogni singolo caso.
La colposcopia è un esame semplice ed indolore. Lo specialista applica dei liquidi sul collo dell'utero e sulle pareti della vagina e valuta la reazione che hanno questi liquidi sui tessuti, guardando attraverso le lenti di ingrandimento del colposcopio. L'esame non provoca dolore; al massimo i liquidi usati possono causare un lieve fastidio o bruciore e determinare delle perdite vaginali di colore scuro nei giorni successivi all'esame. Normalmente per l'esecuzione dell'esame sono necessari circa 10 minuti.
Alcuni avvertimenti: è opportuno non aver avuto rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l'esame; inoltre, il giorno dell'appuntamento non deve coincidere con il flusso mestruale. Né la colposcopia, né i liquidi che si applicano interferiscono in alcun modo sulla gravidanza.
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