E' un esame diagnostico eseguito sui bambini. Studia i fenomeni elettrici generati dal cuore.
E' indolore e di breve durata; quindi, è facilmente tollerato dai piccoli pazienti.
Per eseguirlo si mettono degli elettrodi (piccole placche di metallo) ai polsi, alle caviglie e sul torace del bimbo, tenendoli aderenti alla pelle con una pasta adesiva, buona conduttrice di elettricità. Questi elettrodi raccolgono le correnti originate nel cuore ed il loro diffondersi nelle altre parti del corpo e le trasmettono ad un apparecchio, l'elettrocardiografo, che le registra, producendo un grafico detto elettrocardiogramma. In condizioni normali, l'elettrocardiogramma presenta una sequenza particolare di onde che rappresentano il modo in cui le camere in cui è diviso il cuore (atri e ventricoli) si contraggono. Quando il cuore non funzione bene, invece, la registrazione presenta caratteristiche anormali, che sono utilizzate per effettuare la diagnosi di malattie cardiache.
Nel caso particolare dei bambini l'elettrocardiogramma fornisce importantissime informazioni circa l'eventuale presenza di cardiopatie congenite, che sono delle malformazioni del cuore che si presentano dalla nascita in conseguenza di un'alterazione del normale sviluppo del cuore dell'embrione formatosi durante le prime quattro-dieci settimane di gravidanza. La malformazione cardiaca può essere di vario tipo: si va da anomalie che riguardano una singola parte del cuore (per esempio una valvola) ad anomalie molto complesse. Alcune di esse assolutamente non compromettono la salute del bambino e gli consentono una vita normale; altre forme, invece, sono talmente gravi da portare a morte un neonato in pochi giorni, a meno che non venga effettuato un intervento medico e chirurgico immediato.
In Italia è previsto che tutti i neonati siano sottoposti ad un elettrocardiogramma, per valutare la presenza di un eventuale allungamento del qt, che è una particolare condizione che può essere letta sull'elettrocardiogramma (nello specifico un allungamento del tracciato oltre un limite stabilito). Ciò consente di prevenire la cosiddetta "morte improvvisa in culla", che può colpire i bambini di pochi mesi mentre dormono tranquilli. Ai bambini in cui si riscontra quest'alterazione cardiaca si possono somministrare dei farmaci specifici che mantengono sotto controllo il ritmo del cuore.
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