L'isteroscopia è un esame strumentale ultraspecialistico che consente di "guardare" all'interno dell'utero. L'isteroscopia diagnostica, in particolare, è finalizzata all'accertamento di una eventuale malattia dell'utero.
Per eseguire l'esame, dopo aver trattato la parte da esaminare con un gas o un liquido allo scopo di distenderla, si introduce all'interno del collo dell'utero un telescopio (isteroscopio) molto sottile (4-5 mm). L'isteroscopio è collegato ad una telecamera, che consente di osservare direttamente su un monitor la cavità uterina. Date le ridotte dimensioni dell'isteroscopio, l'esame è ben tollerato dalla paziente.
L'isteroscopia diagnostica è una procedura ambulatoriale; ciò significa che dopo essere stata sottoposta all'esame, la paziente può tornare a casa. Solitamente, non è necessaria l'anestesia a meno che non si tratti di casi particolarmente difficili per motivi tecnici o anatomici, o perché la paziente presenta una particolare iperestesia (che è la sensibilità ai normali stimoli esterni).
In quali casi è indicata? Anzitutto in caso di anomalo sanguinamento dell'utero, allorché consente di relazionare tale condizione a malattie dell'utero e/o della cervice (che è il collo dell'utero). E' anche usata come esame preliminare per la sterilità (cioè l'incapacità dell'uomo o della donna a riprodursi) e/o l'infertilità (ovvero l'impossibilità di una donna a portare avanti una gravidanza), prima di procedere alla fecondazione assistita.
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