Indagine strumentale utilizzata per la diagnosi differenziale delle lesioni della ghiandola tiroide.
La scintigrafia è una metodica diagnostica, che utilizza radioisotopi, ovvero sostanze che, una volta iniettate nel corpo umano, raggiungono organi specifici (detti organi bersaglio) in base alle loro caratteristiche e da lì inviano radiazioni gamma. Le radiazioni sono raccolte da un apparecchio (gamma camera) e tradotte da questo in segnali elettrici, che vengono rielaborati, fornendo un'immagine della loro distribuzione. Da tale immagine si può risalire alla struttura dell'organo e, con opportuni accorgimenti, anche alla sua funzionalità.
Per la scintigrafia della tiroide con indicatori positivi, come radioisotopo si utilizza il Tl201 (tallio 201). Come si esegue l'esame? Il radioisotopo è iniettato in vena. Dopo circa 15 minuti il paziente viene fatto distendere su un lettino, con la gamma camera posizionata davanti al collo per l'acquisizione delle immagini.
L'esame dura circa dieci minuti.
La scintigrafia è una tecnica molto sensibile. É capace di rilevare lesioni molto piccole, come tumori in via di formazione e metastasi (masse tumorali formate da cellule derivanti da un tumore localizzato in un'altra parte dell'organismo). Si tratta di un esame non pericoloso, perché i radioisotopi utilizzati non possono provocare reazioni allergiche, sono eliminati rapidamente dall'organismo ed emettono radiazioni in minima quantità.
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