Esame dello scroto eseguito con gli ultrasuoni, che sono particolari suoni non percepibili dall'orecchio umano.
Quando colpiscono le strutture sulle quali sono indirizzati, gli ultrasuoni tornano indietro (producono una eco) e vengono rilevati dalla stessa apparecchiatura che li ha emessi e che li trasforma in immagini visibili su un monitor. Lo specialista, interpretando le immagini sul monitor, può dare una descrizione e formulare una diagnosi. Dopo aver spalmato, in corrispondenza del tessuto dello scroto e applicato uno specifico gel, si fa scorrere lentamente la sonda (lo strumento che emette e rileva gli ultrasuoni). Il paziente non corre alcun rischio perché gli ultrasuoni non sono pericolosi e non prova dolore, né fastidio. L'ecografia dello scroto dura una decina di minuti.
L'esame è utile per la diagnosi di processi di varia natura che interessano il sacco scrotale.
Questo esame viene effettuato per la diagnosi di tumori e/o infiammazioni e tumefazioni in genere, presenza di cisti a livello dell'epididimo o per studiare eventuali dilatazioni del plesso venoso (conosciuto come varicocele).
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