Ecografia dei vasi sanguigni.
L'ecografia è un esame radiologico, che utilizza gli ultrasuoni (onde sonore di frequenza superiore a quella che il nostro orecchio è in grado di percepire). E' eseguita da personale medico specializzato con un'opportuna strumentazione, comprendente una sonda che è poggiata sulla pelle ed attraverso la quale s'invia alla zona del corpo da esaminare un fascio di ultrasuoni. Secondo la densità dei tessuti attraversati, gli ultrasuoni sono riflessi (vale a dire "rimandati indietro") in modo diverso e raccolti dalla stessa sonda, che li invia all'apparecchiatura che li rielabora con ottenimento di un'immagine su un monitor.
Per eseguire l'ecoangiografia perfusionale è necessario somministrare al paziente un mezzo di contrasto, vale a dire una sostanza che rende "visibili" con gli ultrasuoni i vasi sanguigni.
Questo esame permette di individuare un embolo polmonare (blocco dell'arteria polmonare, con conseguente riduzione di afflusso di sangue ai polmoni), lesioni (danno ai tessuti) del fegato e della mammella, un'ischemia (sofferenza di un tessuto provocata da carenza di ossigeno, a sua volta conseguente ad un insufficiente afflusso di sangue) o emorragie (sanguinamento dai vasi sanguigni lesionati da una ferita) del tratto gastrointestinale (stomaco ed intestino).
Non è pericoloso, né doloroso. Tuttavia, può provocare effetti collaterali transitori, come sensazione di calore, caduta della pressione sanguigna e nausea.
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