Esame della prostata eseguito con gli ultrasuoni, che sono particolari suoni non percepibili dall'orecchio umano.
Quando colpiscono le strutture sulle quali sono indirizzati, gli ultrasuoni tornano indietro (producono una eco) e vengono rilevati dalla stessa apparecchiatura che li ha emessi e che li trasforma in immagini visibili su un monitor. Lo specialista, interpretando le immagini sul monitor, può dare una descrizione e formulare una diagnosi.
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile, situata in prossimità della vescica e che produce il liquido che trasporta gli spermatozoi.
L'ecografia della prostata è un esame molto utile per la diagnosi delle malattie che colpiscono questa ghiandola, particolarmente le infiammazioni (prostatiti) ed il cancro (molto diffuso negli uomini che hanno superato la cinquantina). É, inoltre, utile guida per l'esecuzione di una biopsia (prelievo di un tessuto di natura "sospetta" da sottoporre a successivo esame al microscopio).
Come viene eseguita? Dopo aver spalmato sull'addome, in corrispondenza dell'organo da esaminare, la pelle del paziente con un appropriato gel, che ha lo scopo di trasmettere le onde sonore all'interno del corpo, il medico fa scorrere lentamente la sonda (lo strumento che emette e rileva gli ultrasuoni). Il paziente non corre alcun rischio perché gli ultrasuoni non sono pericolosi e non prova dolore, né fastidio. Un'ecografia della prostata dura una decina di minuti.
E' necessario, a vescica piena, bere 1 lt d'acqua un'ora prima dell'esame.
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