Comunemente si distinguono due tipi di meningite: la meningite cerebrospinale purulenta e la meningite cerebrospinale epidemica.
La meningite cerebrospinale purulenta è una malattia infettiva provocata da un germe (meningococco), che provoca la formazione di pus (materiale contenente cellule e germi morti). Il meningococco entra nel corpo attraverso il naso e la gola (i germi sono proiettati nell'aria attraverso le goccioline di saliva) e di lì attraverso il sangue si sposta alle meningi. Solitamente. Dopo un periodo di incubazione (da 2 a 10 giorni), scoppia la febbre alta (39-40°C), subito seguita dal sintomo tipico della meningite, ovvero una cefalea (mal di testa) molto forte. Subito dopo può comparire il vomito e può verificarsi l'opistotono, cioè la contrazione dei muscoli, della nuca e della regione posteriore del tronco che tende ad incurvarsi all'indietro.
La meningite cerebrospinale epidemica è provocata da altri germi (Streptococcus pneumoniae, listeria, ecc.). Può venire diagnosticata con sicurezza solo dopo la puntura lombare, che è un esame attraverso il quale si punge con un ago tra la quarta e la quinta vertebra lombare. Se la puntura riesce, comincia a fuoriuscire liquor (materiale liquido) a gocce; in caso di meningite, la pressione del liquor aumenta.
La terapia della meningite è antibiotica. E' necessario intervenire tempestivamente per evitare l'insorgenza di complicazioni che toccherebbero irreversibilmente il sistema nervoso.
In Italia la vaccinazione contro la meningite rientra tra quelle obbligatorie per i neonati.
Utile visita infettivologica.
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