Si tratta di un esame diagnostico molto avanzato. Fornisce immagini tridimensionali del corpo, dettagliate e molto nitide, in brevi tempi e con la massima sicurezza per il paziente.
La risonanza magnetica (R.M.) è una metodica usata per visualizzare le parti interne del corpo. É basata sulla diversa capacità che hanno i tessuti di emettere onde quando sono sottoposti all'azione di un campo magnetico intenso (nelle apparecchiature comuni va da alcuni decimi di Tesla a 1,5 Tesla, laddove il Tesla è l'unità di misura del campo magnetico). Il campo d'applicabilità è molto vasto, anche perché la risonanza magnetica può avvalersi di sostanze (mezzi di contrasto) che, somministrate al paziente, si distribuiscono nell'organismo, rendendo "visibili" vari organi e tessuti. Il paziente (o una parte del suo corpo) è introdotto in un particolare strumento a forma di grosso cilindro, che è in grado sia di generare il campo magnetico necessario, sia di rivelare le onde emesse come risposta dai tessuti colpiti da tale campo. Il campo applicato fa cambiare orientamento a certe strutture (nuclei di idrogeno), presenti nei tessuti; tali strutture si riallineano quando cessa l'effetto. Quando avviene ciò, si ha risonanza, vale a dire che ciascuna struttura manifesta un debolissimo segnale, che è catturato dallo strumento. I segnali prodotti sono rielaborati da un computer e si ottengono immagini di zone del corpo, che, altrimenti, risulterebbero irraggiungibili.
La risonanza magnetica è una tecnica non invasiva, innocua (perché non utilizza radiazioni) e molto versatile. La risonanza magnetica a 3 Tesla (ad alta intensità di campo magnetico), in particolare, consente di studiare con gran precisione i liquidi del corpo, come il sangue, la bile (liquido prodotto dal fegato ed indispensabile per la digestione dei grassi), l'urina ed il liquido cefalorachidiano (detto anche liquor, è un liquido che si trova negli spazi all'interno ed intorno al cervello e al midollo spinale) ed alcuni distretti del corpo, come l'apparato cardio-vascolare (cuore e vasi sanguigni), il distretto epatobiliare (fegato e canali attraversati dalla bile), l'apparato urinario (reni, vescica, ecc.). In futuro, sarà applicata al sistema nervoso, al distretto toraco-addomino-pelvico (torace, pancia, bacino), al sistema muscolo-scheletrico (muscolo, ossa, articolazioni) e sarà di grande utilità per distinguere le lesioni (qualsiasi alterazione di cellule, tessuti, organi o apparati) benigne da quelle maligne. Ciò senza alcun danno per il paziente, giacché, a differenza della biopsia (prelievo di un tessuto e successivo studio al microscopio), si tratta di una tecnica non invasiva. Inoltre, trattandosi di una tecnica molto veloce, i tempi necessari per la diagnosi saranno ridotti e, dunque, si avrà un intervento terapeutico praticamente immediato.
Le indagini del sistema nervoso eseguite con la risonanza magnetica a 3 Tesla faciliteranno lo studio e la diagnosi di malattie neurodegenerative (vale a dire che danneggiano le cellule del sistema nervoso) come il morbo di Alzheimer (che incomincia a manifestarsi intorno ai 65 anni, dapprima con sola perdita della memoria, per poi passare alla perdita delle varie funzioni vitali dell'uomo; è la forma più comune di demenza senile), il morbo di Parkinson (la cui caratteristica principale è la perdita dell'equilibrio nei movimenti) e la sclerosi multipla (malattia che può presentarsi con diverse manifestazioni cliniche, tra cui la difficoltà di camminare, la perdita dei movimenti e la cecità). Quelle dell'apparato cardiovascolare, invece, faciliteranno particolarmente lo studio dei tessuti del miocardio (muscolo del cuore), rendendo possibile un intervento tempestivo sui pazienti affetti da malattie degenerative di questo organo.
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