Metodo terapeutico basato sulla somministrazione di ossigeno a pressione superiore ("iperbarica") a quella atmosferica.
Si ricorre a questo tipo di ossigenoterapia per aumentare la quantità di ossigeno (pressione parziale) respirato alo scopo di facilitarne il passaggio nel sangue e nei globuli rossi. Ad una pressione di 3 atmosfere, infatti, la quantità di ossigeno presente in forma disciolta nel plasma (non legato quindi all'emoglobina) è circa venti volte maggiore di quella che si ha in condizioni di pressione normale.
L'ossigenoterapia iperbarica viene eseguita con apparecchiature particolari (camere iperbariche), disponibili solo presso appositi centri; si tratta di speciali camere chiuse e completamente isolate dall'ambiente esterno, all'interno delle quali è possibile aumentare la pressione.
L'uso è particolarmente indicato in caso di intossicazione da monossido di carbonio, osteomielite, lesioni dei nervi e del midollo (traumi, polinevriti ecc.).
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