É l'incapacità del cuore a pompare, cioè a lanciare con sufficiente energia, nelle arterie la quantità di sangue necessaria ai tessuti.
Lo scompenso cardiaco è il punto di arrivo di tutte le malattie cardiache che hanno leso la capacità contrattile del cuore. Il primo sintomo è la tachicardia, cioè l'aumento della frequenza delle pulsazioni (il cuore si contrae più frequentemente perchè non riesce a pompare abbastanza sangue). Le fibre muscolari, sottoposte ad uno sforzo eccessivo, aumentano di dimensione determinando l'ipertrofia cardiaca.
I sintomi possono essere graduali, per cui il soggetto nota una certa difficoltà a compiere sforzi, il respiro si fa pesante, alla sera spesso le caviglie diventano tumide e gonfie, possono comparire la dispnea (difficoltà della respirazione), l'edema (gonfiore) e la cianosi (colore scuro della pelle). Nei casi più gravi può comparire l'edema polmonare, che consiste in una crisi di scompenso acuto del ventricolo sinistro che può portare ad una congestione polmonare.
Le cause più frequenti di scompenso cardiaco possono essere: i vizi cardiaci come la stenosi e l'insufficienza aortica, l'arteriosclerosi (anelasticità e durezza delle arterie che sottopongono il cuore a superlavoro), le miocarditi, l'ipertiroidismo.
Il cardiopatico deve evitare che il cuore lavori troppo cercando di non fare sforzi eccessivi. La dieta prevede un'assunzione alimentare limitata e frazionata in più pasti leggeri al giorno, evitando i cibi ricchi di carboidrati e di grassi animali e mangiando con poco sale.
É utile visita cardiologica.
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