L'iperemesi gravidica spesso è legata a fattori psichici, ma nel caso particolare della l'iperemesi riflessa è determinata da riflessi che originano dall'utero gravido quando esso si trova in retroflessione (cioè è ripiegato all'indietro). In questo caso, il vomito cessa quando l'utero viene riposto nella sua posizione naturale.
In genere, la malattia compare tra il secondo e il terzo mese e scompare dopo il quarto.
L'iperemesi può iniziare con vomito dopo i pasti, stanchezza e piccole perdite di peso. In parallelo, si può avere una disidratazione progressiva, con secchezza della bocca e rinsecchimento della pelle. Inoltre, possono comparire corpi chetonici (particolari sostanze che vengono prodotte qualora l'organismo avverte una carenza di zuccheri) nel sangue e possono aumentare la frequenza del polso e la temperatura corporea.
La gestante con iperemesi può ricoverarsi ed integrare le perdite di acqua e di sali per mezzo di fleboclisi contenenti zucchero e sali. In tali "flebo", si possono introdurre anche vitamine B e C.
É utile visita ginecologica.
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