Malattia caratterizzata dall'indebolimento delle ossa, che appaiono meno rigide.
E' provocata da un difetto del metabolismo (l'insieme delle trasformazioni che avvengono nell'organismo) di calcio e fosforo.
Nella regolazione del normale equilibrio del calcio e del fosforo la vitamina D svolge un'importante funzione. Quindi una carenza di tale vitamina, dovuta ad un'insufficiente introduzione con gli alimenti, ad una scarsa esposizione alla luce del sole, a disturbi renali cronici o all'assunzione per lunghi periodi di alcuni farmaci, rappresenta la causa principale dell'osteomalacia.
I sintomi sono: dolori ossei (soprattutto alla base della colonna vertebrale e al bacino) e debolezza muscolare (che può rendere difficili certi movimenti, come alzarsi dalla sedia o dal letto).
Sono frequenti anche le fratture spontanee (vale a dire non provocate da traumi).
La terapia è basata sulla somministrazione di vitamina D, che però deve essere effettuata sotto controllo per evitare un sovradosaggio, che può causare disturbi addominali, dimagrimento, debolezza, irritabilità, pelle secca e desquamata.
Particolarmente frequente negli anziani (che tendono a sfuggire alla luce del sole e spesso hanno un'alimentazione incompleta) è rara nei bambini, nel qual caso è detta rachitismo.
Si consiglia visita ortopedica.
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