L'origine è vasomotoria, cioè riguarda la costrizione e la dilatazione dei vasi sanguigni.
La cefalea è il sintomo costante e più grave dell'emicrania. La crisi emicranica, spesso, è preceduta da stanchezza, irritabilità, svogliatezza, inappetenza, stitichezza. L'emicrania può comparire al mattino con dolore localizzato alla regione orbitale, frontale e temporale, su un lato. Il dolore si manifesta come un tipo di tensione e di peso continuo ma con esacerbazioni improvvise, provocate dal minimo stimolo (rumori, luce).
Il soggetto cerca di isolarsi in una stanza scura e tranquilla perchè la luce lo infastidisce; ha spesso nausea e vomito. L'accesso emicranico dura, di solito, alcune ore, ma può protarsi anche per uno o due giorni.
Molte volte, prima dell'emicrania, si hanno disturbi della vista a carattere transitorio e qualche volta si ha l'emianopsia transitoria (indebolimento e perdita della vista in una metà del campo visivo).
L'emicrania può essere il risultato di una predisposizione costituzionale ereditaria a reagire a stimoli scatenanti. Tra le cause scatenanti ci sono le fatiche fisiche e gli sforzi intellettuali, le perturbazioni metereologiche, i traumi psichici, gli eccessi alimentari, le perturbazioni ormonali come quelle che accompagnano il ciclo mestruale.
É utile visita neurologica.
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