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Cancro (Tumore o Neoplasia Maligna) Colon

CHE COS'E':

Il cancro del colon è un tumore maligno che si localizza nel colon (parte dell'intestino). Consiste nella riproduzione incontrollata delle cellule della mucosa (rivestimento della superficie) che avvolge quest'organo. L'intestino è un organo dell'apparato digerente con la funzione di assorbimento (passaggio nel sangue) delle sostanze nutritive che provengono dall'alimentazione. In pratica, è un grosso "tubo", suddiviso in intestino tenue, o piccolo intestino (a sua volta ripartito in duodeno, digiuno e ileo), e intestino crasso, o grosso intestino. Quest'ultima parte è formata dal colon destro o ascendente (con l'appendice), dal colon trasverso, dal colon sinistro o discendente, dal sigma e dal retto. La maggior parte dei tumori del colon deriva dalla trasformazione in senso maligno di polipi, che sono delle escrescenze (una specie di "bernoccoli") benigne che si formano in quest'organo in conseguenza del proliferare delle cellule della mucosa intestinale. Non tutti i polipi, però, degenerano in tumori maligni. Lo fanno solo i cosiddetti polipi adenomatosi e solo in piccola percentuale. La probabilità che un polipo del colon evolva verso un cancro, infatti, dipende dalla dimensione del polipo stesso: è minima per dimensioni inferiori a 1,5 cm, intermedia (2-10 per cento) per dimensioni di 1,5-2,5 cm e significativa (10 per cento) per dimensioni maggiori di 2,5 cm. Una volta trasformatasi in tessuto canceroso, la mucosa intestinale può presentarsi con caratteristiche diverse secondo l'aspetto visibile al microscopio e, di conseguenza, assumere un nome diverso: adenocarcinoma, adenocarcinoma mucinoso, ecc. o carcinoma (un caso raro). Inoltre, tutti i tipi di cancro del colon possono manifestarsi in tre modi: la forma vegetante, la forma ulcerativa e la forma scirrosa. La forma vegetante si presenta come una massa carnosa che accresce verso la zona interna dell'intestino. La forma ulcerativa è caratterizzata dalla comparsa di una grande lacerazione, che tende ad erodere la parete intestinale. La forma scirrosa s'infiltra nelle pareti intestinali senza sporgere all'interno. Dopo un primo periodo in cui il cancro è localizzato solo nel colon, esso tende a diffondersi in altri settori dell'organismo, dando luogo a metastasi. Attraverso il sangue, infatti, le cellule tumorali possono raggiungere il fegato che, conseguentemente, si presenta con dei piccoli noduli biancastri rilevati in superficie. In un secondo momento, le cellule tumorali possono raggiungere il polmone. Inoltre, possono essere colpite le linfoghiandole che aumentano di volume e di consistenza, diventando molto dure. Un'altra via di diffusione è quella intestinale, dovuta al distaccamento di frammenti del tumore che vanno a localizzarsi in altre zone dell'intestino. Le cellule tumorali si possono localizzare in una zona compresa fra il retto e la vescica nell'uomo e fra il retto e l'utero nella donna. Nella donna, possono raggiungere le ovaie.

COME SI MANIFESTA:

I sintomi iniziali del cancro del colon sono senso di peso nella zona dell'addome, diminuzione dell'appetito, diminuzione del peso corporeo, stitichezza o diarrea e sangue nelle feci. Per la diagnosi si esegue anzitutto l'esame clinico: il medico palpa l'addome per ricercare la presenza di eventuali masse a livello dell'intestino (e anche del fegato e dei linfonodi, che sono organi deputati alla formazione dei linfociti, particolari globuli bianchi che attuano la risposta immunitaria). Nell'eventualità si possono utilizzare diverse indagini strumentali che permettono di diagnosticare il tumore e, successivamente, di eseguirne la stadiazione, ovvero di stabilirne il grado d'avanzamento e di diffusione. L'esame più specifico è la colonscopia, che è un esame endoscopico (vale a dire eseguito dall'interno) delle pareti del colon eseguito con una sonda (un tubo) flessibile che è introdotta attraverso l'ano (il massimo diametro possibile è un centimetro e mezzo) e che reca all'estremità delle fibre ottiche che trasmettono delle immagini ad un monitor. La colonscopia risulta utile anche perché consente di effettuare una biopsia, vale a dire il prelievo di un frammento di tessuto, che poi sarà sottoposto ad esame istologico (studio dell'insieme delle cellule che lo costituiscono) per chiarire ogni dubbio sul tipo di lesione (danno presente) e decidere quindi in modo mirato la terapia da seguire. Alternativamente, quando la lesione ha raggiunto una grandezza superiore a un centimetro, si possono utilizzare altre metodiche, quali il clisma opaco a doppio contrasto (un esame radiologico effettuato dopo aver somministrato al paziente una sostanza chiamata mezzo di contrasto che contiene bario, un elemento che alla radiografia colora la parete intestinale di bianco, consentendo di "vedere" la struttura della mucosa interna) e l'ecografia, un esame diagnostico che utilizza particolari onde sonore (ultrasuoni) emesse da una particolare sonda. I tessuti, in base alla loro densità, assorbono o riflettono (in altre parole mandano indietro) una parte degli ultrasuoni e lo strumento (ecografo) trasforma le onde riflesse in immagini che compaiono su uno schermo. L'ecografia è, dunque, un esame molto usato in oncologia perché in genere i tessuti tumorali hanno una densità diversa da quella dei tessuti normali che li circondano. Per la diagnosi del tumore del colon è utile anche la TAC (una tecnica del tutto indolore e simile a quella della radiografia, che consente di ottenere immagini degli organi interni come se fossero esaminati "a fettine") dell'addome con mezzo di contrasto, che permette di valutare i rapporti con gli organi circostanti, lo stato dei linfonodi e l'eventuale presenza di metastasi nell'addome. Per identificare la presenza di metastasi a distanza, invece, si possono eseguire la radiografia del torace, l'ecografia epatica (cioè del fegato), la scintigrafia ossea (metodica diagnostica eseguita sulle ossa e basata sul rilevamento delle radiazioni emesse da sostanze radioattive (radioisotopi) precedentemente introdotte nell'organismo) e la biopsia di eventuali lesioni. La terapia è chirurgica. Dopo aver localizzato esattamente la posizione del tumore, si esegue l'asportazione parziale o, in casi più gravi, totale della parte di colon interessato. La chemioterapia (terapia basata sull'utilizzo di farmaci in grado di uccidere le cellule tumorali) è utilizzata in caso di malattia avanzata non operabile.



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