La colangiografia è un esame radiologico eseguito per studiare la struttura e la funzionalità delle vie biliari, vale a dire tutti i 'canali' che sono attraversati dalla bile, un liquido prodotto dal fegato ed indispensabile per la digestione dei grassi.
Si sfruttano i raggi X, ma, poiché le vie biliari da sole non sono capaci di "reagire" con queste radiazioni, per eseguire l'esame è necessaria la somministrazione di un mezzo di contrasto, che le rende "visibili". Nel caso della colangiografia intravenosa, il mezzo di contrasto è somministrato per via indiretta (in vena). Questa metodica è particolarmente utile per lo studio della cistifellea (organo situato sotto il fegato, che raccoglie e concentra la bile). Le immagini ottenute evidenziano l'eventuale presenza di calcoli biliari (una specie di pietruzze che si formano dall'unione di colesterolo, sali di calcio e pigmenti biliari) o altri fattori che possono ostacolare lo scorrimento della bile. Sono, inoltre, indicative dello stato di funzionalità del coledoco (punto di sbocco della bile nell'intestino). La durata media dell'esame è di 25 minuti. E' necessario che il paziente sia a digiuno da 7 ore ed abbia eseguito un elettrocardiogramma (tracciato dell'attività del cuore) ed alcuni esami del sangue (azotemia, glicemia, creatininemia, elettroforesi delle proteine).
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