Il controllo della glicemia (livello di zuccheri nel sangue) eseguito personalmente dal paziente a casa propria (autocontrollo domiciliare) è il metodo di controllo del diabete più raccomandabile.
L'autocontrollo diventa indispensabile in caso paziente diabetico insulino-dipendente, che necessita di assumere insulina (ormone, la cui carenza è responsabile della malattia).
Uno degli obiettivi principali della gestione del diabete è mantenere la glicemia il più possibile all'interno dell'intervallo di normalità durante l'intera giornata. A tale scopo è necessario eseguire controlli domiciliari quotidiani dei livelli di zucchero nel sangue. L'autocontrollo del diabete consiste proprio in tutte le operazione che bisogna effettuare giornalmente per poter gestire "saggiamente" la propria condizione.
Ciò costituisce anche un metodo di prevenzione dall'eventuale insorgenza di complicanze collegate alla malattia.
A chi è consigliabile l'autocontrollo della glicemia? Anche se qualsiasi diabetico può imparare a misurare la propria glicemia, l'autocontrollo è di fondamentale importanza per i diabetici insulino-dipendenti, per le donne diabetiche in gravidanza, per le donne diabetiche che intendono affrontare una gravidanza, per i soggetti con problemi renali, per i soggetti che assumono farmaci che predispongono all'iperglicemia (aumento del livello di glucosio nel sangue oltre i valori di normalità), per chi ritiene che un controllo rigoroso della glicemia contribuisca a seguire accuratamente il diabete indipendentemente dal fatto di seguire una dieta e/o di assumere farmaci ipoglicemizzanti (che abbassano il livello di glicemia nel sangue) e per tutti coloro che facilmente vanno incontro ad l'ipoglicemia (diminuzione del livello di glucosio nel sangue molto al di sotto dei valori di normalità, cioè a meno di 60 mg/dl).
Come si esegue l'autocontrollo della glicemia? Esistono vari sistemi, che si utilizzano in modo diverso, comunque molto facile. Si possono usare delle particolari strisce (strisce reattive) o degli strumenti elettronici. Nel primo caso, dopo aver depositato sulla striscia una piccola quantità di sangue, si confronta il colore che viene a svilupparsi su una sua area (la zona reattiva) con una scala di colori riportata sulla confezione contenente detta striscia; i colori corrispondono ai valori della glicemia. Nel secondo caso, il sangue deve essere depositato su una striscia reattiva pronta all'uso che aspira automaticamente la quantità di sangue necessaria all'analisi e che deve essere inserita nello strumento, che fornisce direttamente su un display il valore della glicemia. In entrambi i casi si ottengono risultati molto accurati. Sono, inoltre, disponibili sistemi che richiedono piccolissime quantità di sangue (un decimo di goccia).
E' bene che i diabetici tengano un diario giornaliero nel quale annotare i valori della glicemia, i valori della glicosuria (zucchero nelle urine) e della chetonuria (presenza nelle urine di corpi che tonici, che sono sostanze acide prodotte dall'organismo quando questo brucia i grassi del corpo per ricavarne energia), le dosi di insulina (ormone necessario per far arrivare lo zucchero glucosio alle cellule, che devono bruciarlo per produrre energia) o di farmaci ipoglicemizzanti (che, cioè, abbassano il livello della glicemia) assunti, l'attività fisica svolta, e tutti gli altri eventi importanti relativi al diabete verificatisi durante la giornata. Ciò risulta di importanza fondamentale sia per il paziente, sia per il medico.
Quando e quante volte bisogna eseguire l'autocontrollo? L'autocontrollo della glicemia può essere eseguito prima e dopo ogni pasto (colazione, pranzo e cena) e la sera prima di andare a dormire. E' importante rispettare sempre gli stessi intervalli di tempo. Non sempre, però, è necessario controllare così rigidamente l'intero profilo glicemico; lo si può fare con uno schema a "scacchiera", alternandolo, cioè, nelle varie fasi della giornata, sempre dopo aver consultato il proprio medico. La prima cosa da fare è sempre rivolgersi al proprio medico curante o al diabetologo (medico esperto del diabete) che studieranno, in relazione alle esigenze del singolo paziente, un adeguato programma di controlli.
Altri consigli utili:
1) è bene tener presente che l'influenza, il raffreddore o altre indisposizioni e gli stati di tensione emotiva possono alterare profondamente il livello della glicemia;
2) è bene che chi soffre di diabete determini anche l'eventuale presenza di corpi chetonici nelle urine, onde evitare i possibili gravi rischi legati alla circolazione di tali sostanze nell'organismo (chetosi).
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