1) Test audiometrico soggettivo: il paziente partecipa direttamente alla costruzione di un audiogramma o curva audiometrica, che è un grafico che "descrive" in che modo ciascun orecchio percepisce le varie frequenze del suono. Per costruirlo si fa ascoltare al soggetto una sequenza di suoni in una cuffia e questi preme un pulsante ogni qualvolta ne sente uno. L'intensità del tono dei suoni è progressivamente ridotta sì da poter rilevare anche il livello minimo al quale il suono è percepito.
2) Test audiometrico oggettivo: il paziente non partecipa "attivamente" all'esame ed è sottoposto ad impedenziometria (esame contemporaneo dell'elasticità del timpano e della catena di ossicini responsabili della funzione dell'udito) ed ai cosiddetti potenziali evocati uditivi (un esame che fornisce importanti informazioni per comprendere la causa di una perdita dell'udito di origine nervosa).
3) Test audiometrico comportamentale: è specifico per i neonati dei quali si osservano le reazioni agli stimoli acustici.
4) Test audiometrico semi-soggettivo: è specifico per i bambini di età compresa tra due e quattro anni e consiste in una specie di gioco divertente organizzato dal medico utilizzando dei suoni.
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