Esame di laboratorio eseguito su pazienti di emofilia A, che effettuano una terapia sostitutiva consistente nell'infusione endovenosa di concentrati del fattore della coagulazione mancante (fattore VIII). Valori normali: assenti.
I fattori della coagulazione sono varie proteine (identificate con un numero romano) che intervengono nelle varie fasi della coagulazione (l'insieme dei processi che portano alla solidificazione del sangue). L'emofilia è una malattia ereditaria caratterizzata da un difetto nella coagulazione del sangue, che può essere curata con la somministrazione dei fattori della coagulazione carenti.
Quando si esegue un trattamento con concentrati di fattore VIII, è possibile che si formino anticorpi che neutralizzano il fattore somministrato. L'organismo, infatti, riconosce come estranea questa proteina e cerca di eliminarla. Ne consegue la formazione di sostanze che, anziché favorirla, inibiscono la coagulazione. Pertanto, il sangue contenente un anticorpo anti-fattore VIII, presenterà le stesse anomalie dei test della coagulazione del plasma di pazienti con emofilia A. Circa un quarto dei pazienti con emofilia A grave (è considerata grave l'emofilia in cui si ha un'attività inferiore al 2% dei fattori della coagulazione VIII o IX) come complicanza della terapia sostitutiva, presenta anticorpi anti-fattore VIII. Tali pazienti sono a rischio di emorragie pericolose per la vita.
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