É il primo e più frequente test a disposizione del medico perchè rappresenta uno strumento fondamentale per diagnosticare non solo le malattie a carico dei reni e delle vie urinarie, ma anche affezioni di altri organi. Inoltre, viene usato come esame per vedere l'instaurarsi di una gravidanza o la presenza di malattie delle ghiandole endocrine. L'esame delle urine è rivolto a precisare vari parametri. 1) La quantità totale di urina, che nelle 24 ore deve oscillare tra i cc 1000 e 1500. Questo valore può essere modificato dall'introduzione eccessiva di bevande o di cibi contenenti molta acqua (frutta e verdura), che fanno aumentare l'entità delle urine emesse, evitando l'accumularsi di liquidi nell'organismo; al contrario, in caso di diarrea o di intensa sudorazione, si ha una riduzione del volume urinario. Anche la temperatura elevata e il lavoro muscolare intenso hanno l'effetto di ridurre la quantità di urine. Le variazioni di emissione delle urine sono sensibili in alcune forme di diabete, nelle glomerulonefriti croniche, nelle pielonefriti e, talvolta, nelle tubercolosi renali per le quali si verifica la poliuria (emissione di urina che supera i 2 litri al giorno). L'oliguria (emissione di urina in quantità inferiore a 400 cc) si può riscontrare in alcune malattie a carico dei reni e l'anuria (emissione di urina in quantità iferiore a 100 cc) è una condizione grave e può essere dovuta a calcoli che hanno ostruito le vie urinarie o a tumori che comprimono gli ureteri. La nicturia, che è la diminuita emissione di urina durante la notte, è fisiologica; un aumento dell'emissione notturna può essere indice di cardiopatie, di ipertensione arteriosa o di malattie renali. La pollachiuria (minzione frequente) può essere legata a malattie dell'apparato urinario. 2) Colore dell'urina. L'urina normale è di colore giallo chiaro; la colorazione può variare in seguito all'introduzione, nell'organismo, di alcuni farmaci o in presenza di alcune affezioni. 3) Limpidezza dell'urina. In condizioni normali, le urine sono limpide; dopo un certo periodo dall'emissione, diventano torbide perchè i sali in esse contenute (fosfato e urati) precipitano: questo è un processo normale. L'aspetto torbido delle urine fresche è, invece, espressione di uno stato patologico perchè può indicare la presenza di muco, di pus, di sangue, di cellule sfaldate o di grassi. 4) Il pH delle urine (cioè la concentrazione degli ioni idrogeno) in condizioni normali tende all'acidità; valori leggermente superiori possono dipendere da un'alimentazione prevalentemente vegetariana. In questo caso, si dice che le urine sono alcaline. Una reazione alcalina può essere presente anche in caso di infezioni delle vie urinarie (cistiti, pielonefriti, ecc.), diarrea, carenze nutrizionali, febbre, uricemie ed acidosi diabetica. Le sostanze presenti nelle urine in condizioni patologiche ci sono l'albumina, il glucosio, l'acetone, il sangue, pigmenti e i sali biliari, l'urobilinogeno ed i sedimenti. La presenza di albumina (che è una proteina che si trova nel sangue) nelle urine indica malattie come la glomerulonefrite, la pielonefrite e la nefrosi. Il glucosio può apparire in caso di diabete mellito; l'acetone può comparire nell'ipoglicemia conseguente ad un'eccessiva assunzione di insulina nella terapia del diabete; la presenza di sangue nelle urine (ematuria) può essere dovuta ad affezioni degli ureteri, della vescica, del rene; i pigmenti e i sali biliari, quando si trovano nelle urine, sono espressione di malattie che compromettono la funzione del fegato e dei dotti biliari. L'urobilinogeno è un derivato della bilirubina (una sostanza colorata); un suo aumento nelle urine è espressione di malattie del fegato, polmoniti, scarlattina. I sedimenti, normalmente, sono molto scarsi nelle urine; in caso di aumento si possono avere processi infiammatori o malattie più o meno gravi a carico dei reni e delle vie urinarie.