L'acido urico è un importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari e renali. E' un prodotto di scarto del metabolismo (l'insieme di tutti i processi che avvengono all'interno di un organismo) e dovrebbe essere espulso dal corpo, attraverso i reni, nell'urina. Se ciò non avviene, il suo livello nel sangue aumenta, incrementando il rischio per malattie cardiovascolari aterosclerotiche (che comportano, cioè, una perdita di elasticità delle arterie). L'aumento dei valori può essere legato all'alimentazione, alla presenza di particolari malattie e/o all'assunzione di certi farmaci.
Alcuni alimenti, soprattutto i legumi, sono molto ricchi di acido urico. Anche il digiuno e le diete dimagranti molto restrittive possono causare un aumento della quantità di acido urico nel sangue. Le malattie comprendono soprattutto la gotta (malattia caratterizzata dal deposito nelle articolazioni di sostanze derivate dalla demolizione delle proteine), alcuni tumori, ustioni e la psoriasi (malattia della pelle con chiazze arrossate e presenza di squame localizzata prevalentemente ai gomiti e alle ginocchia).
La diminuzione dei valori, invece, è indicativa della presenza di gravi malattie dei reni o del fegato.
É consigliabile eseguire il prelievo del sangue a digiuno da almeno 8 ore.
E' consentita l'assunzione d'acqua in piccola quantità, ma devono essere assolutamente evitate le bevande zuccherate, gli alcolici, il caffè e il fumo.
|