Esame eseguito sul sangue in laboratorio di analisi cliniche (valori normali: C3 55-120 mg/dl; C4 20-50mg/dl).
Il termine complemento indica un insieme di proteine (circa una ventina), che, insieme agli anticorpi, svolgono un ruolo di primaria importanza nei meccanismi di difesa dell'organismo (risposta immunitaria).
Queste proteine circolano nell'organismo portate dal sangue e sono capaci di reagire con porzioni specifiche (recettori) di alcuni tipi di cellule, provocando una serie di reazioni infiammatorie che aiutano a combattere le infezioni.
Le infezioni croniche, gli stati infiammatori ed alcune malattie autoimmuni (vale a dire provocate dallo stesso organismo che reagisce conto se stesso) provocano aumento del complemento nel sangue. Molto più significative dal punto di vista clinico sono però le diminuzioni, che possono essere dovute a certi tipi di glomerulonefrite (infiammazione dei glomeruli, che sono le unità funzionali dei reni), a LES (malattia caratterizzata da una produzione anomala di anticorpi diretti contro il nucleo delle cellule dell'organismo stesso), artrite reumatoide (malattia autoimmune: alla base c'è un errore del sistema immunitario che attacca i tessuti articolari, producendo infiammazioni che li danneggiano), epatopatie (malattie del fegato), ecc..
Non sempre, però, le diminuzioni sono a carico di entrambe le frazioni del complemento dette C3 e C4; ciò può costituire un elemento di diagnosi differenziale tra malattie.
Un'altra frazione del complemento spesso ricercata nel sangue è il C1q, un complesso di più proteine che interviene nei meccanismi di attivazione del complemento. Nei soggetti affetti da LES gli anticorpi anti-C1q sono marcatori molto specifici di glomerulonefrite in fase acuta.
Il prelievo di sangue deve essere eseguito a digiuno.
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