Esami eseguiti per diagnosticare l'allergia respiratoria. Tra le malattie di natura allergica che interessano l'apparato respiratorio sono particolarmente diffuse l'asma bronchiale e la rinite allergica.
L'asma bronchiale è una malattia allergica che può manifestarsi improvvisamente con una sensazione di costrizione toracica crescente: il respiro diventa affannoso, interrotto da una tosse secca e rabbiosa. La difficoltà respiratoria diviene, in breve tempo, vera e propria "fame d'aria". I movimenti respiratori sono accompagnati da sibili, fischi, rantoli e lo stato psichico è caratterizzato da irrequietezza ed ansia. Generalmente, la situazione ritorna alla normalità dopo qualche ora, ma, qualora ciò non avvenga, si consiglia di consultare un medico. Le crisi di asma compaiono saltuariamente e cioè quando si viene a contatto con l'allergene (che è la sostanza che fa scatenare l'allergia). Gli allergeni più comuni sono i pollini dei fiori, i derivati delle pelli di animali (peli e forfora di gatti, cani, ecc.), la lana dei materassi, le piume degli uccelli, le farine dei cereali (grano, ecc.). alcune fibre vegetali (lino, canapa, cotone), la polvere. Nei bambini, i responsabili delle crisi asmatiche sono gli allergeni alimentari come uova, latte e formaggi, carne di pesce o di maiale, crostacei, alcuni frutti (soprattutto fragole e pesche) o verdure (particolarmente gli spinaci).
La rinite allergica è l'infiammazione delle mucose del naso provocata da alcune sostanze (allergeni), come i pollini. E' una malattia cronica (ovvero una malattia con tendenza a non guarire completamente ma ad alternare periodi di minore gravità a periodi di maggiore fastidio), che colpisce indifferentemente bambini ed adulti. La comparsa dei sintomi (rapida successione di numerosi starnuti, lacrimazione, senso di prurito al naso, fuoriuscita di liquido dal naso, ostruzione nasale particolarmente accentuata la sera e la notte, mal di testa, tosse notturna) dipende dall'allergene coinvolto. Nel caso dei pollini essa coincide con l'impollinazione della pianta responsabile; nel caso della polvere, che è sempre presente, il disturbo è perenne.
I test o prove allergiche consentono di diagnosticare queste malattie, ovvero di individuare l'allergene responsabile della malattia allergica (test qualitativi) e l'intensità della risposta allergica (test quantitativi). I test più usati sono quelli cutanei e, particolarmente, il prick test. Come si esegue? Si deposita una goccia di una soluzione contenente l'allergene in esame sulla pelle dell'avambraccio e si esegue una puntura, attraverso la goccia, nella pelle in modo che l'allergene penetri in essa. Dopo 15-30 minuti si verifica la presenza di un eritema (alone rosso) o di un pomfo (gonfiore), ovvero si effettua la diagnosi di allergia alla sostanza testata. La valutazione delle dimensioni dell'eritema o del pomfo fornisce un'indicazione dell'entità dell'allergia.
Alternativamente, si utilizzano il dosaggio delle IgE totali e specifiche ed i test di provocazione.
Le IgE sono particolari proteine (immunoglobuline), presenti sulla superficie di alcune cellule del sistema immunitario di tutti gli individui, che agiscono come recettori per gli antigeni (sostanze estranee), provocando la liberazione di alcune sostanze (anzitutto l'istamina), che sono responsabili delle reazioni allergiche (asma, orticaria, rinite allergica).
Come si esegue il Prist Test, ovvero il dosaggio delle IgE (anticorpi) totali? Si determinano le IgE totali nel sangue. Il rilevamento di valori alti indica uno stato allergico (dopo aver escluso infezioni da parassiti, cause anch'esse di aumento di tali livelli), ma non può essere usato nella diagnosi di specifiche allergie. Inoltre, un riscontro di valori normali non esclude la diagnosi di allergia.
Come si esegue il Rast Test, ovvero la ricerca delle IgE specifiche? Si lasciano reagire in provetta estratti di allergeni "sospetti" con il plasma (frazione liquida del sangue) del paziente. In presenza di allergia, gli anticorpi presenti, specifici per quella sostanza, reagiscono producendo una reazione misurabile precisamente con strumenti di laboratorio.
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