CHE COS'E':
Uso di radiazioni magnetiche (da 1 a 100 Hz) a scopo terapeutico. La magnetoterapia è molto efficace nell'alleviare il dolore: le onde magnetiche attraversano i tessuti provocando la formazione di correnti che generano calore ed il calore ha effetto benefico su dolori e infiammazioni. Esso, infatti, promuove gli scambi cellulari ed incrementa la produzione di globuli rossi sani. I globuli rossi contengono emoglobina, contenente a sua volta ferro. I magneti influiscono sul ferro del sangue raggiungendo così ogni parte del corpo: il sangue ne risulta purificato e ne consegue un benessere generale del corpo. La magnetoterapia non richiede alcuna medicina, nessuna iniezione e nessun accorgimento particolare. I magneti sono utilizzati per regolare e rafforzare il sistema naturale corpo. Esistono due tipologie di applicazione: a bassa ed a alta frequenza. La magnetoterapia a bassa frequenza è usata soprattutto in fisioterapia (recupero delle funzioni di persone colpite da disturbi della motilità) per la cura di malattie delle ossa e dei muscoli. Particolarmente diffuso è il suo uso per la ricostruzione di ossa che hanno subito fratture o per combattere l'osteoporosi (alterazione delle ossa caratterizzata dalla diminuzione della quantità del tessuto osseo); i campi magnetici a bassa frequenza, infatti, tendono ad orientare i cristalli delle ossa ed a favorire la ricostruzione delle cellule. I campi magnetici ad alta frequenza (elettromagnetoterapia a campi pulsati), invece, trovano maggiore applicazione per la loro capacità di ridurre il dolore caratteristico di molte malattie, tra cui le nevralgie (dolore continuo, a tratti bruciante, violento, causato dal danneggiamento di un nervo in qualsiasi parte del corpo), la cefalea (mal di testa), le vertigini (sensazione di perdita dell'equilibrio), l'emicrania (forte dolore che prende metà della testa), la rinite (infiammazione delle cavità del naso), la sinusite (infiammazione di alcune strutture del volto chiamate seni paranasali), l'artrosi (malattia della cartilagine che riveste le estremità delle ossa) e l'artrosi cervicale (malattia che colpisce le articolazioni situate tra le vertebre cervicali, ovvero la prima parte della colonna vertebrale).
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