Esame del muscolo del cuore (miocardio); permette di ricostruire al computer immagini relative alla distribuzione di una sostanza che emette radiazioni (radiofarmaco) precedentemente iniettata nell'organismo.
Si utilizzano piccolissime dosi di radiofarmaco capace di emettere particolari radiazioni (radiazioni gamma), che sono rilevate da un apposito strumento (gamma camera). Dal comportamento di tali radiazioni all'impatto con un organo, si può risalire alla misura della sua funzionalità. In ciò la SPET differisce notevolmente da altre tecniche radiologiche, che solitamente sono indirizzate alla determinazione della morfologia (insieme di forma e struttura) degli organi del corpo umano. La SPET si rivela una tecnica molto sensibile e, dunque, di grande utilità per l'esame del cuore. E' adoperata, infatti, particolarmente per lo studio dell'infarto cardiaco (morte di quella parte del cuore che non viene più irrorata dal sangue per un'ostruzione delle coronarie, che sono le arterie che portano il sangue al cuore, o di un loro ramo) e delle cardiopatie (qualsiasi malattia del cuore).
Come si esegue l'esame? Il paziente è sistemato in un'apposita apparecchiatura (gamma camera) che gli ruota intorno rilevando, ad intervalli di tempo regolari, le radiazioni gamma che egli emette e che derivano dal radioattivo somministratogli. In tal modo si ottiene una serie di immagini, che sono rielaborate e ricostruite da un computer e, poi, "interpretate" da un medico specialista. L'esame non è doloroso, né pericoloso, giacché le quantità di radioattivo utilizzate sono piccolissime.
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