Solitamente, questo esame è eseguito assieme all'analisi del piombo, per accertare "intossicazione" in lavoratori che sono in contatto con questo metallo.
Si tratta di un parametro biologico di effetto precoce che può indicare un'anomalia nella produzione dell'eme (una delle sostanze che l'organismo utilizza per formare l'emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno nel sangue).
Conseguentemente, la zincoprotoporfirina può essere usata per valutare la presenza di emoglobinopatie, ovvero malattie ereditarie caratterizzate da un'alterazione strutturale dell'emoglobina.
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