Metodica di ricerca nel sangue dell'HCV, il virus responsabile dell'epatite C (infezione del fegato). E' l'unico esame che consente di distinguere un'infezione in atto da una passata. Viene, pertanto, eseguito per valutare l'andamento della malattia durante la terapia.
Si effettua la ricerca del materiale genetico del virus (RNA), ovvero la sostanza che porta "scritte" tutte le informazioni per il suo sviluppo e, dunque, perché il virus manifesti la propria infettività.
Tale ricerca può essere effettuata ricorrendo ad una particolare tecnica detta PCR (dall'inglese "Polymerase Chain Reaction") che consente di determinare la presenza anche poche molecole di RNA.
L'analisi, inoltre, consente di stabilire qual è il genotipo (vale a dire l'insieme dei caratteri) del virus. L'HCV, infatti, presenta 6 genotipi maggiori e 11 minori. Di questi in Italia sono più comuni i genotipi indicati con i numeri 1, 2 e 3. la conoscenza del genotipo è importante ai fini della prognosi (ipotesi sull'andamento e l'esito di una malattia), dal momento che alcuni genotipi (ad esempio il 2 ed il 3) rispondono meglio alle terapie.
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