Farmaco antidepressivo. Ha un'azione disinibente, vale a dire che leva il tono dell'umore stimolando il sistema nervoso centrale. Non ha, però, attività sedativa (i sedativi sono farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale, provocando la calma od il sonno).
La desipramina è utilizzata per il trattamento delle forme depressive (diminuzione d'interesse accompagnata da stato d'ansia o d'angoscia) in cui prevalgono astenia (indebolimento generale) ed inibizione (diminuzione o blocco di una normale funzione dell'organismo, provocata dal sistema nervoso autonomo).
Non può essere usata da pazienti che soffrono anche di glaucoma (malattia dell'occhio caratterizzata dall'aumento della pressione interna), ipertrofia prostatica (malattia dovuta ad un ingrossamento della prostata, una ghiandola che produce parte dello sperma; crea un ostacolo all'emissione dell'urina, che, conseguentemente, ristagna nella vescica), cardiopatie (qualsiasi anomalia che interessi il cuore) gravi, epatopatie (malattie del fegato, di varia origine), epilessia, (malattia del sistema nervoso, caratterizzata dal scariche epilettiche, vale a dire un'alterata regolazione dell'energia all'interno del cervello), nefropatie (malattie renali di varia origine).
Può provocare effetti collaterali, come ipotensione (abbassamento della pressione massima al di sotto di 100 mmHg; provoca stanchezza, svogliatezza, frequenti sbadigli, mal di testa, spesso sudorazione e rossori, che rendono difficoltoso intraprendere qualsiasi attività, sia fisica, sia psichica), convulsioni (contrazioni brusche ed involontarie dei muscoli), tremori, aumento di peso. Pertanto, durante l'assunzione è necessario controllare il peso ed effettuare gli esami del sangue per controllare lo stato di funzionalità del fegato e del midollo osseo (produttore delle cellule del sangue).
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