In base alla legge n. 15 del 4 gennaio 1968, l'autocertificazione è un diritto dei cittadini che consente di dichiarare, e quindi certificare sotto la propria responsabilità, presso gli uffici della Pubblica Amministrazione, la propria condizione, i propri titoli o fatti di sua diretta conoscenza.
Praticamente, la succitata legge rende possibile effettuare una dichiarazione personale, direttamente presso l'ufficio pubblico che lo richiede, sostitutiva dei certificati, documenti e attestati che generalmente sono necessari per avviare una pratica (per esempio: richiesta passaporto, patente, tessera sanitaria e pensione; partecipazione a concorsi pubblici; assegnazioni di case popolari e così via).
Per eseguire un'autocertificazione occorrono:
1) un documento di riconoscimento valido;
2) una marca da bollo (nei casi in cui lo richiedono il documento o la pratica in questione).
Se richiesto, il modulo di autocertificazione deve essere firmato in presenza del funzionario pubblico preposto.
Oggi, in Italia, è possibile autocertificare: la residenza, la nascita, la cittadinanza, il godimento dei diritti politici, l'esistenza in vita, lo stato di famiglia, la nascita di un figlio, la morte (relativamente al coniuge, ad un figlio o un genitore), la posizione agli effetti militari, l'iscrizione in albi o elenchi professionali.
|