É una visita medica effettuata da un pediatra (medico dei bambini) esperto di pneumologia (branca della medicina che studia e cura le malattie di bronchi e polmoni).
Le malattie che più comunemente colpiscono i polmoni ed i bronchi dei bambini, sono l'asma bronchiale (malattia che provoca una sensazione di costrizione toracica crescente: il respiro diventa affannoso, interrotto da una tosse secca e rabbiosa) e le infezioni respiratorie (bronchite, bronchiolite, polmonite).
I bambini vanno particolarmente soggetti ad infezioni provocate dal virus cosiddetto virus respiratorio sinciziale. Si tratta di virus non individuabili singolarmente, ma che formano tra loro una massa apparentemente unica (sincizio). Il virus respiratorio sinciziale è la causa più importante di bronchiolite (infiammazione dei bronchioli, che sono le più piccole diramazioni bronchiali) e della polmonite nei bambini di età inferiore ad un anno. Scatena epidemie annuali in tutto il mondo e infetta tutti i bambini entro i tre anni di vita, con conseguenze particolarmente gravi per i neonati prematuri.
La visita pneumologica pediatrica è basata sull'auscultazione delle spalle tramite il fonendoscopio (un particolare strumento) e la percussione con le mani della schiena e del torace, che permettono allo specialista una prima valutazione di un'eventuale malattia.
Gli esami clinici (la radiografia e la TAC) gli consentono un'ulteriore valutazione.
In casi particolari si ricorre alla broncoscopia, che è l'esame endoscopico (vale a dire eseguito dall'interno) dei bronchi. La broncoscopia è un esame che permette di ispezionare le vie respiratorie con una sottile sonda munita di microtelecamera, che è fatta passare dal naso o dalla bocca. L'applicabilità è legata soprattutto alla broncoaspirazione (vale a dire al prelevamento del liquido dei bronchi) eseguita per liberare i bronchi dalle secrezioni.
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