Infiammazione delle tonsille.
Nei bambini si parla in senso più generale di adenoidite, ovvero infiammazione delle adenoidi, piccole ghiandole situate dietro le fosse nasali, dove la faringe (gola) e il naso entrano in comunicazione. I bambini "linfatici" possono essere soggetti all'ingrossamento delle adenoidi e delle tonsille (ipertrofia). La crescita di questi tessuti porta a due conseguenze: una di tipo meccanico, dovuta all'ingombro che si determina nella cavità in cui si sviluppano ed una di tipo infettivo, perché le adenoidi e le tonsille, crescendo, vanno incontro ad infezioni di tipo catarrale (con produzione di muco). L'ostruzione del naso da parte delle adenoidi e delle tonsille ingrossate porta il bambino a respirare con la bocca. Da qui tutta una serie di conseguenze derivanti dal fatto di tenere la bocca continuamente aperta: mal di gola, bronchiti; inoltre, la deglutizione dei cibi può essere disturbata per il restringimento dell'apertura tra bocca e faringe. L'infiammazione delle adenoidi e delle tonsille può estendersi alle fosse nasali (il bambino avrà spesso il raffreddore), alla gola (potranno comparire spesso la febbre e l'inappetenza, con conseguente rallentamento della crescita) ed all'orecchio (otite). Il trattamento dell'eccessivo sviluppo (ipertrofia) delle adenoidi e delle tonsille è l'intervento chirurgico (adenoidectomia) che avviene in anestesia generale; si tratta di una narcosi superficiale e rapida che eviterà al bambino, oltre il dolore dell'operazione, la visione dell'operatore che potrebbe traumatizzarlo. Dopo l'intervento, sarà utile tenere il bambino a riposo per una settimana per evitare emorragie ed infezioni; la dieta dovrà essere a base di cibi semisolidi o liquidi, mai caldi. É inoltre importante l'igiene della bocca con gargarismi disinfettanti.
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