Essa è provocata dal germe dello streptococco beta-emolitico e, fra le malattie esantematiche, è la meno contagiosa.
I bambini linfatici, con tonsille particolarmente ipertrofiche e spesso infiammate, la possono contrarre più facilmente. Anche il clima, l'alimentazione e le abitudini di vita possono avere una certa importanza nel favorire lo sviluppo della malattia.
Lo streptococco, una volta penetrato nell'organismo, si può localizzare nella faringe e da qui immettere la tossina (sostanza tossica): la mucosa della faringe e le tonsille risultano arrossate e gonfie e possono presentare materiale purulento (pus). Anche le linfoghiandole diventano gonfie e dolenti. Il bambino accusa, inoltre, mal di testa, inappetenza, febbre.
Dopo la prima giornata di febbre, appare l'esantema a piccole papule (bolle) leggermente rilevate di colore rosso vivo, molto vicine l'una all'altra. L'esantema può comparire prima sotto le ascelle e sulle pieghe inguinali; in seguito, diffonde agli arti e al tronco e alla fine al volto.
Sulla mucosa del palato, della faccia interna della guancia e della faringe compaiono piccoli punti color rosso scarlatto, mentre la lingua perde l'epidermide mettendo a nudo le papille. L'esantema scompare nel giro di cinque o sei giorni insieme alla febbre e agli altri sintomi. Alla fine della seconda settimana, inizia la desquamazione della cute.
É utile visita pediatrica.
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