É compresa nel gruppo delle malattie esantematiche perché provoca la comparsa di esantema (macchie di color rosso-rosa più o meno grandi). É una malattia molto contagiosa; tuttavia, il virus è assai poco resistente all'ambiente esterno. Dopo un periodo di incubazione, che va da 5 a 21 giorni, la malattia diventa visibile; nella fase invasiva possono comparire febbre associata a mal di testa, raffreddore, occhi e faringe arrossati. Un sintomo caratteristico della rosolia è la tumefazione delle linfoghiandole, specialmente quelle del collo.
Dopo alcuni giorni dalla comparsa di questi sintomi, inizia il periodo esantematico, durante il quale il raffreddore diventa più forte e l'infiammazione della laringe può diffondersi ai bronchi e provocare una modesta bronchite con tosse. L'esantema compare prima sul viso, dietro le orecchie, sulla testa, sul collo e poi in tutto il corpo. La rosolia, in genere, guarisce in breve tempo senza complicazioni.
La terapia è semplice: due o tre giorni a letto, dieta leggera, spremute di arancia e isolamento per una settimana.
Per le donne in gravidanza, la rosolia rappresenta un grave pericolo in quanto, se si ammalano durante i primi tre mesi di gestazione, il virus può provocare malformazioni nel bambino (malformazioni a carico degli occhi e delle orecchie o a carico del cuore).
É utile la visita pediatrica ed eventualmente ginecologica per le gestanti.
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