Follow-up è un termine inglese che indica il controllo eseguito su un paziente, mediante visite ambulatoriali ripetute nel tempo, per seguire l'evoluzione di una malattia e valutare la risposta alla terapia stabilita.
I progressi ottenuti nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) hanno ridotto notevolmente la mortalità dei prematuri e dei neonati di basso peso. Un neonato di basso peso, alla dimissione dal reparto di terapia intensiva, andrà incontro ad uno sviluppo psicofisico diverso da quello di un neonato a termine e di peso adeguato e avrà un rischio maggiore di sviluppare, a distanza, malattie croniche legate principalmente a sofferenze neonatali di tipo ipossico-ischemico (in altre parole dovute a mancanza di ossigeno nei tessuti) o alle tecniche intensive utilizzate. Appare dunque evidente l'importanza, oltre che del pediatra di famiglia, che gestirà questi piccoli nel periodo post-ospedaliero, del neonatologo della TIN (Terapia Intensiva Neonatale) che per primo ha prestato le sue cure e che possiede tutte le informazioni riguardo i periodi prenatale, perinatale (cioè immediatamente dopo la nascita) e neonatale. Il neonatologo attraverso il follow-up ambulatoriale programma i necessari controlli e gli interventi specialistici secondo i casi.
Alle note problematiche quali ad esempio l'accrescimento staturo-ponderale (vale a dire l'aumento di altezza e peso), lo sviluppo psicomotorio, lo stato immunitario, la necessità di controlli periodici per valutare gli apparati visivo e uditivo, si aggiungono problematiche "nuove" come l'anemia (malattia caratterizzata da una diminuzione dei globuli rossi o dell'emoglobina o di entrambi) della prematurità, la retinopatia (malattia della retina, che è la parte dell'occhio che trasforma i segnali luminosi in segnali elettrici che, inviati al cervello, permettono la visione) del pretermine, le crisi di apnea (pausa o interruzione del normale respiro, le nuove forme di profilassi (prevenzione), prima fra tutte quella contro il virus respiratorio sinciziale (infezione provocata da certi virus non individuabili singolarmente, ma che formano tra loro una massa apparentemente unica, detta sincizio).
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