L'endoscopia è una metodica diagnostica che permette, mediante l'uso di specifiche apparecchiature dette endoscopi, di esplorare visivamente gli organi interni e le cavità del corpo, allo scopo di evidenziare la presenza di eventuali malattie e/o di eseguire interventi chirurgici.
L'apparato respiratorio è costituito dall'insieme delle strutture attraverso le quali si compie la funzione della respirazione: l'aria entra dalla bocca e dal naso per arrivare ai polmoni e da questi ritorna all'ambiente esterno. In esso di distinguono due porzioni: le vie aeree superiori, che sono costituite da organi collocati esternamente al torace (naso, faringe, laringe) e le vie aeree inferiori, che comprendono gli organi situato all'interno del torace (trachea, bronchi e polmoni).
Nei bambini e negli adolescenti, l'endoscopia delle vie aeree superiori è usata soprattutto per effettuare interventi di asportazione delle adenoidi e/o delle tonsille.
Le adenoidi sono piccole ghiandole situate dietro le fosse nasali, dove la faringe (gola) e il naso entrano in comunicazione. Insieme alle tonsille (in realtà anche le adenoidi sono tonsille, le cosiddette tonsille faringee) rappresentano la prima barriera di difesa dell'apparato respiratorio. Nei primi anni di vita (fino a tre o quattro anni) "lavorano" le adenoidi; da undici anni in poi "lavorano" le tonsille. Di solito le infiammazioni delle adenoidi (adenoiditi) si risolvono con la somministrazione di antibiotici, ma, se il paziente non risponde alla terapia farmacologia, l'aumento di volume (ipertrofia) è molto pronunciato, si ha impedimento della respirazione, si hanno infezioni ricorrenti dell'orecchio medio, ecc., bisogna rimuovere le adenoidi. Analogamente, la rimozione chirurgica delle tonsille è consigliabile sono quando questi organi sono cronicamente infiammati o soggetti ai medesimi fattori che rendono necessario l'intervento per le adenoidi.
Si tratta di interventi semplici, della durata di mezz'ora circa e che non prevedono l'applicazione di punti di sutura.
Gli endoscopi utilizzati sono "tubi" dotati ad un'estremità di una microtelecamera, che raccoglie immagini dell'interno del corpo, trasmettendole ad un monitor.
Il medico interviene sulla base di tali immagini, utilizzando strumenti (bisturi, pinze, ecc.) di cui è provvisto lo stesso endoscopio).
|