Esame dei testicoli eseguito con gli ultrasuoni, che sono particolari suoni non percepibili dall'orecchio umano.
Quando colpiscono le strutture sulle quali sono indirizzati, gli ultrasuoni tornano indietro (producono una eco) e vengono rilevati dalla stessa apparecchiatura che li ha emessi e che li trasforma in immagini visibili su un monitor. Lo specialista, interpretando le immagini sul monitor, può dare una descrizione e formulare una diagnosi. Dopo aver spalmato, in corrispondenza dell'organo o del tessuto che si vuole esaminare, la pelle del paziente con un appropriato gel, che ha lo scopo di trasmettere le onde sonore all'interno del corpo, si fa scorrere lentamente la sonda (lo strumento che emette e rileva gli ultrasuoni).
Il paziente non corre alcun rischio perché gli ultrasuoni non sono pericolosi e non prova dolore, né fastidio. Un'ecografia dura una decina di minuti.
In campo pediatrico l'ecografia dei testicoli è eseguita soprattutto per escludere eventuali malformazioni, come l'idrocele (raccolta, più o meno abbondante, di liquido sieroso tra i due foglietti del testicolo) congenito (vale a dire, già presente alla nascita).
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