Esame degli organi dell'addome (pancia) inferiore, che è la regione del corpo che si trova tra l'ombelico e le anche. Per visualizzare queste strutture si utilizzano gli ultrasuoni, che sono particolari suoni non percepibili dall'orecchio umano.
L'addome inferiore in gran parte è occupato dall'intestino: un lungo tubo arrotolato nel quale è digerito il cibo e si producono i materiali di rifiuto (feci). Contiene anche la vescica che conserva ed espelle l'urina (liquido di rifiuto).
Quando colpiscono le strutture sulle quali sono indirizzati, gli ultrasuoni tornano indietro (producono una eco) e vengono rilevati dalla stessa apparecchiatura che li ha emessi e che li trasforma in immagini visibili su un monitor. Lo specialista, interpretando le immagini sul monitor, può dare una descrizione e formulare una diagnosi. Dopo aver spalmato, in corrispondenza dell'organo o del tessuto che si vuole esaminare, la pelle del paziente con un appropriato gel, che ha lo scopo di trasmettere le onde sonore all'interno del corpo, si fa scorrere lentamente la sonda (lo strumento che emette e rileva gli ultrasuoni).
Per eseguire l'esame, il paziente deve essere a digiuno da almeno sei ore. Egli non corre alcun rischio perché gli ultrasuoni non sono pericolosi e non prova dolore, né fastidio. Un'ecografia dura una decina di minuti.
Attraverso le informazioni sulle dimensioni e sulla forma degli organi desunte è possibile diagnosticare malattie di varia natura a carico di tutti gli organi addominali.
|