L'ecografia addominale è un'indagine che consente di esplorare gli organi dell'addome (cioè all'interno della pancia).
Utilizza gli ultrasuoni, ovvero particolari onde sonore non percepibili dall'orecchio umano, emessi da una sonda (un "tubo") appoggiata sulla pelle. Quando gli ultrasuoni colpiscono un organo, tornano indietro (vale a dire sono riflessi) e sono raccolti dalla stessa sonda e poi elaborati dalla macchina per ecografia e trasformati in immagini. Con l'aggiunta del Doppler è possibile avere informazioni sulla circolazione all'interno dei vasi sanguigni dell'addome e di eventuali masse presenti al suo interno. In tal caso, infatti, si sfrutta un fenomeno fisico, detto effetto Doppler, consistente nel fatto che se si dirige verso un corpo in movimento un suono, questo rimbalza, generando un suono diverso (il cosiddetto suono riflesso) le cui caratteristiche dipendono dalla velocità del corpo in movimento. Allora, quando un fascio di ultrasuoni colpisce un vaso sanguigno (cioè una vena od un'arteria), si ottiene un insieme di ultrasuoni di ritorno con caratteristiche dipendenti dalla velocità e dalla direzione con cui il sangue scorre in questi vasi. L'ecografia dell'addome serve, anzitutto, per valutare la forma e le dimensioni degli organi in esso presenti. Attraverso tali informazioni si possono diagnosticare malattie di varia natura a carico di tutti gli organi addominali. In particolare l'ecografia addominale è impiegata per valutare malattie del fegato, della colecisti (organo a forma di sacchetto situato vicino al fegato nel quale è immagazzinata la bile da questo prodotta), delle vie biliari (l'insieme dei "canali" attraversati dalla bile, che è un liquido di colore giallo-verde prodotto dal fegato indispensabile per i processi della digestione), del pancreas (ghiandola che produce succhi che vengono utilizzati dall'intestino per la digestione ed un importantissimo ormone, l'insulina, che regola il livello di zucchero nel sangue), dei reni, ecc. e per rilevare la presenza di masse occupanti spazio (ad esempio tumori), di liquido libero o di raccolte di liquido all'interno dell'addome, ecc.. Per eseguire l'esame, il paziente deve essere a digiuno da almeno sei ore. Egli non corre alcun pericolo perché gli ultrasuoni non sono pericolosi e non prova dolore, né fastidio. L'esame dura pochi minuti.
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