Si tratta degli interventi eseguiti su gola, naso ed orecchio di bambini ed adolescenti.
Particolarmente diffuso in età pediatrica è il ricorso alla chirurgia otorinolaringoiatrica per l'asportazione delle adenoidi e/o delle tonsille.
Le adenoidi sono piccole ghiandole situate dietro le fosse nasali, dove la faringe (gola) e il naso entrano in comunicazione. Insieme alle tonsille (in realtà anche le adenoidi sono tonsille, le cosiddette tonsille faringee) rappresentano la prima barriera di difesa dell'apparato respiratorio. Nei primi anni di vita (fino a tre o quattro anni) "lavorano" le adenoidi; da undici anni in poi "lavorano" le tonsille. Di solito le infiammazioni delle adenoidi (adenoiditi) si risolvono con la somministrazione di antibiotici, ma, se il paziente non risponde alla terapia farmacologia, l'aumento di volume (ipertrofia) è molto pronunciato, si ha impedimento della respirazione, si hanno infezioni ricorrenti dell'orecchio medio, ecc., bisogna rimuovere le adenoidi. Analogamente, la rimozione chirurgica delle tonsille è consigliabile sono quando questi organi sono cronicamente infiammati o soggetti ai medesimi fattori che rendono necessario l'intervento per le adenoidi. Si tratta di interventi semplici, della durata di mezz'ora circa e che non prevedono l'applicazione di punti di sutura.
Un altro campo d'intervento riguarda la chirurgia della sordità (o cofochirurgia), che mira a ristabilire la funzione uditiva nelle persone che l'abbiano persa. Gli interventi chirurgici, effettuati con speciali apparecchi detti otomicroscopi che permettono al chirurgo di vedere molto ingrandito il campo operatorio, sono di due tipi: la timpanoplastica per le otiti croniche e la chirurgia della staffa per l'otosclerosi. La timpanoplastica è un intervento di ricostruzione della membrana timpanica. Quando in seguito a processi infiammatori cronici dell'orecchio medio si ha una perforazione o la scomparsa della membrana del timpano, l'orecchio produce secrezioni e perde parte della sua capacità uditiva. Se si verifica anche la distruzione degli ossicini dell'udito (martello, incudine e staffa), la sordità può essere grave. Gli interventi di timpanoplastica mirano, oltre alla eliminazione dei focolai infettivi, a ricostruire almeno parzialmente il sistema conduttore dei suoni. Tali interventi vanno compiuti prima che le lesioni dall'orecchio medio si estendano all'orecchio interno. La chirurgia dell'otosclerosi (processo di ossificazione anormale dell'orecchio medio e interno) mira a ristabilire i movimenti della staffa, mobilizzandola dal tessuto otosclerotico che si è formato attorno ad essa.
Infine, si può ricorrere alla chirurgia per porre rimedio ad alcune malformazioni dell'orecchio presenti fin dalla nascita (congenite).
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