Variante della rinoscopia, una metodica diagnostica consistente nell'esplorazione dell'interno del naso e di alcune strutture ad esso strettamente collegate (cavità paranasali, rinofaringe) per valutarne le condizioni.
Ciò può essere effettuato per via endoscopica, vale a dire dall'interno, utilizzando un sottile tubo a fibre ottiche, che è introdotto nella cavità da esaminare. L'altra estremità del tubo è collegata ad un computer, che rielabora le immagini rilevate rendendole visibili su un monitor (da cui il termine "video" rinoscopia).
L'esame è eseguito inserendo cautamente lo strumento nel naso del paziente, precedentemente sottoposto ad anestesia.
Solitamente è indolore, anche se un po' fastidioso.
In caso di anomalie, la rinoscopia permette anche di effettuare biopsie (cioè prelievi di tessuto) da sottoporre a successiva analisi al microscopio o di effettuare interventi chirurgici, come le polipectomie (ovvero le asportazioni di polipi, che sono tumori benigni) nasali.
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