Sono i rimedi o gli interventi finalizzati ad alleviare i sintomi e le conseguenze di una malattia, senza intervenire sulle cause. Praticamente, si tratta di cure che non aspirano alla guarigione della malattia, ma solo a che il paziente soffra quanto meno possibile.
E' per questo motivo che vengono utilizzate in caso di malattie terminali, ovvero condizioni in cui non si ha più la possibilità di modificare il corso della malattia con terapie appropriate ed efficaci (ad esempio tumori non curabili).
La legge italiana regolamenta le terapie antalgiche (cioè antidolorifiche) e le cure palliative (cioè che alleggeriscono i sintomi, ma non possono "sconfiggere" la causa di una malattia) prevedendo che tutti coloro che si prendono cura di un paziente che non può più essere aiutato dalla medicina facciano tutto il possibile per ridurne le sofferenze. Ciò include "il necessario sostegno psicologico ai malati e alle famiglie, istituendo una rete di unità operative che agiscono sia negli ospedali sia a domicilio, stimolando le organizzazioni di volontariato, diffondendo la cultura della solidarietà nonché la cultura della sofferenza nei confronti dei pazienti ricoverati".
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