É l'applicazione topica (cioè localizzata) del fluoro: essa può essere professionale o domestica.
Applicazione professionale del fluoro: l'applicazione topica di sali di fluoro è praticata, a livello professionale, dai dentisti da circa 40 anni e da ottimi risultati.
Come si effettua: l'odontoiatra fa prima un'accurata pulizia dei denti. Poi utilizza, a scelta, due diverse tecniche.
Prima tecnica: si introduce un gel al fluoro in un portaimpronta. Quindi il portaimpronta si imprime sui denti. Questo metodo dà il vantaggio di non far disperdere il fluoro impedendone anche la deglutizione.
Seconda tecnica: la ionoforesi. Con un'apparecchiatura gli ioni-fluoro sono irradiati sullo smalto sfruttando una differenza di potenziale elettrico.
Applicazione domestica: a casa possiamo lavarci i denti usando dentifrici al fluoro e, dopo, possiamo effettuare sciacqui con soluzioni di fluoruro di sodio.
Avvertenza: il periodo migliore per l'applicazione topica del fluoro è quello dai 6 ai 18 anni. Ma attenzione: non bisogna praticare l'applicazione topica sui bambini troppo piccoli, cioè sotto i 6 anni, perché la deglutizione frenetica, spesso tipica di quell'età, può dare luogo a una frequente ingestione del fluoro causando spiacevoli conseguenze come nausea, vomito e mal di pancia.
Benefici: l'applicazione topica del fluoro riduce il rischio di carie.
Applicazione sistemica: si tratta dell'assunzione di compresse di fluoro che possono essere ingerite dalle mamme in stato di gravidanza o dai bambini fino ai 14 anni di età.
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