Si tratta delle tecniche utilizzabili per valutare lo stato di funzionalità dei muscoli.
Si può registrare l'attività elettrica del cervello in seguito a stimoli esterni (potenziali evocati motori).
Attraverso un magnete, posto sulla superficie del capo o della colonna vertebrale, si stimolano, rispettivamente, la corteccia cerebrale o il midollo spinale. Lo stimolo induce una risposta motoria che viene registrata a livello di alcuni muscoli degli arti superiori ed inferiori con opportuni elettrodi. Tali elettrodi inviano il segnale ad un computer. Un medico specialista (neurologo) interpreta i risultati per valutare la funzionalità delle vie motorie.
L'esame non è particolarmente fastidioso ed è normalmente ben tollerato. Dura circa un'ora.
E' opportuno segnalare che la stimolazione magnetica non può essere eseguita in pazienti con dispositivi impiantati meccanici od elettrici (ad esempio il pace-maker) né in pazienti con oggetti o frammenti metallici magnetizzabili nel capo (ad esempio le clips inserite per un intervento chirurgico).
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