Insieme degli accertamenti eseguiti per valutare il funzionamento dei reni.
Si esegue l'analisi "generale" delle urine (colore, pH, torpidità, peso specifico), ricercando, nell'eventualità, la presenza in esse di glucosio, bilirubina, globuli rossi, globuli bianchi, batteri e tutto quanto possa essere correlabili alle malattie renali.
Per individuare la presenza di infezioni del rene o delle vie urinarie si esegue l'esame batteriologico delle urine, "seminate" su appositi terreni di coltura (piastre).
Nel sangue si ricercano la creatinina (proteina dei muscoli coinvolta nei processi indispensabili per la loro contrazione) e l'azoto, che sono sostanze che normalmente vengono eliminate dall'organismo attraverso i reni. La loro presenza, dunque, indica che qualcosa "non va" in tali organi.
Un esame particolarmente utile è la "clearance".
La parola clearance significa "capacità di depurazione", e consiste nel confrontare nel corso delle 24 ore la quantità di urea (prodotto di rifiuto dell'azoto) e/o di creatinina contenuta nel sangue e nelle urine, per stimolarne la quantità eliminata e, conseguentemente, il grado di efficienza del rene ("sistema di depurazione" del sangue).
Per i pazienti affetti da insufficienza renale cronica, che solitamente risultano anche affetti da anemia, si esegue l'emocromo come strumento di dosaggio dell'emoglobina.
La valutazione della funzionalità renale può essere eseguita anche per via radiologica, attraverso l'urografia. Si tratta di una radiografia eseguita con un mezzo di contrasto radiopaco (materiale che non si fa attraversare dai raggi x) ai reni ed alle vie urinarie, che fornisce informazioni non solo sulla loro struttura, ma anche sul loro funzionamento (dal momento che è possibile valutare la velocità con cui il mezzo di contrasto viene eliminato attraverso l'urina).
Altre tecniche specifiche sono l'ecografia, la TAC, la RMN, la scintigrafia e l'angiografia.
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